
I nostri soldi sono veramente nostri?
Qualche tempo fa mia mamma ha ricevuto una lettera dalla sua banca (vedi figura).
In pratica la lettera diceva che in caso di insolvenza della banca i soldi sul suo conto corrente erano protetti da un fondo di garanzia, ma solo fino a 100.000 Euro.

La lettera continuava avvertendo che, qualora anche il fondo di garanzia “non fosse in grado di effettuare il rimborso entro sette giorni lavorativi (?) dalla data in cui si producono gli effetti del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa della banca, esso assicura comunque che ciascun titolare di un deposito protetto, che ne abbia fatto richiesta, riceva, entro cinque giorni lavorativi dalla richiesta (?), un importo sufficiente per consentirgli di far fronte alle spese correnti, a valere sull’importo dovuto per il rimborso”.
E ancora spiegava che “tale importo è determinato dal fondo di garanzia sulla base dei criteri stabiliti dallo statuto (?)”, e che “in caso di mancato rimborso anche entro questi termini, si consiglia il correntista di prendere contatto con il fondo perchè potrebbe esistere un termine (?) per reclamare il rimborso. E in ogni caso il diritto al rimborso si estingue decorsi cinque anni ….etc, etc”.
Mia mamma ha tirato un respiro di sollievo perché ha un saldo di conto corrente inferiore a 100.000 Euro.
In caso voi foste meno “fortunati” vi consiglio di scartabellare le comunicazioni della vostra banca.
Quindi riassumendo: prima lo stato crea il debito pubblico scaricando sulle future generazioni il peso di una spesa inefficiente e fuori controllo, poi tramite la monetizzazione del debito genera inflazione monetaria che fa perdere potere d’acquisto ai nostri soldi che comunque ci obbliga a tenere sul conto corrente bancario limitando in tutti i modi il prelievo e l’uso del contante, infine ci dice di studiare bene i bilanci della nostra banca (cui peraltro sono stati concessi enormi privilegi, tra cui quello di usare i soldi dei cittadini a loro insaputa e di incassare dai cittadini gli interessi sui titoli di stato che la banca ha comprato per finanziare il debito dello stato con soldi generati dal nulla) perchè se la banca fallisce, “siamo mortificati, ma sono affari vostri. E’ la moneta legale bellezza”.
Pensate ancora di essere proprietari dei vostri soldi?
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